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 LA QUERCETINA, COMPOSTO NATURALE CHE INATTIVA IL COVID

La quercetina è una molecola appartenente alla classe dei flavonoidi, ossia dei composti definiti polifenolici in quanto caratterizzati da anelli aromatici a cui sono legati gruppi definiti ossidrilici. La peculiarità di questi composti è quella di essere in grado di interagire e neutralizzare le specie ossidanti come i radicali liberi che alterano e degradano le strutture cellulari.

I polifenoli sono quindi caraterizzati da un’attività antiossidante intrinseca che permette di proteggerci dalle specie pro ossidanti. Tale azione permette in primo luogo di proteggere il nostro organismo dall’invecchiamento precoce e dalle radiazioni solari, ma permettere anche di impedire l’ossidazione a carico delle piccole arterie dove può depositarsi il colesterolo in eccesso e dare origine al processo di aterogenesi.

La quercetina è presente in quantità abbondanti nei capperi, nella cipolla rossa, nel radicchio e nell’uva rossa oltre che in altri alimenti di origine vegetale e viene commercializzata inoltre come integratore alimentare.

Vi sono poi una serie di patologie che hanno alla base uno stato infiammatorio cronico come le patologie neurodegenerative ma anche l’insulino resistenza, nelle quali lo stress ossidativo è particolarmente pronunciato, nelle quali la quercetina può risultare un valido supporto.

 la quercetina ancora è in grado di inibire alcune fasi del processo infiammatorio riducendo la flogosi, il che può risultare importante nel ridurre il rischio cardiovascolare relativo all’azione antitrombotica e antiaggregante piastrinica.

La quercetina inoltre ha dimostrato una cera efficacia in studi sperimentali sulla prevenzione del cancro tanto che è stato pensato un suo utilizzo insieme a chemioterapici come coadiuvante. Si è visto che la quercetina è in grado di arrestare la crescita o addirittura di portare all’apoptosi (morte cellulare) colonie di cellule tumorali di diversa origine in diversi stadi di replicazione, sia in vitro che su modelli animali.

Gli ultimi studi sulla molecola hanno mostrato un attività estremamente importante in campo virologico. Uno studio internazionale cui partecipa l’Istituto di nanotecnologia del Cnr ha scoperto infatti che la quercetina funge da inibitore specifico per il virus responsabile del Covid-19, mostrando un effetto destabilizzante sulla 3CLpro, una delle proteine fondamentali per la replicazione del virus. Lo studio è pubblicato sull’International journal of biological macromolecules

Il risultato dello studio ha messo in luce che la quercetina agisce come inibitore specifico per SARS-CoV-2 in quanto

ha un effetto destabilizzante su 3CLpro, una delle principali proteine del virus, fondamentale per il suo sviluppo e il cui blocco dell’attività enzimatica risulta letale per SARS-CoV-2. Il risultato è frutto del lavoro di ricerca condotto da Bruno Rizzuti dell’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec) di Cosenza con un gruppo di ricercatori di Zaragoza e Madrid ed è stato pubblicato sulla rivista International journal of biological macromolecules.