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 La vitamina C

La vitamina C detta anche acido ascorbico è una vitamina idrosolubile e come le altre vitamine idrosolubili (gruppo B) viene assorbita abbondantemente a livello intestinale e si distribuisce ai vari organi e tessuti dove viene continuamente utilizzata per le varie funzioni che essa svolge.

Caratteristica importante delle vitamine idrosolubili è che vengono espulse facilmente con l’urina per cui anche in seguito ad un eccessivo apporto non sono immagazzinate da organi e tessuti e non danno fenomeni di accumulo.

Ci sono comunque delle eccezioni come ad esempio nel caso della vitamina C che se introdotta in eccesso può provocare dei calcoli renali di ossalato di calcio in soggetti predisposti.

Le principali fonti di vitamina C sono gli agrumi, i vegetali a foglia verde, i kiwi, i peperoni e i pomodori. Le bacche di rosa canina presentano un elevato contenuto di vitamina C (2000mg/100g).

La vitamina C viene assorbita a livello di stomaco e intestino tenue e trasportata alle varie cellule dove svolge diverse funzioni.

Una delle principali azioni svolta dalla vitamina C è quella antiossidante. L’azione antiossidante consiste nella neutralizzazione di specie chimiche alquanto tossiche per l’organismo chiamate radicali liberi che si formano durante le normali attività metaboliche cellulari e che vengono prodotti in quantità piuttosto elevata in caso di stress eccessivo od elevata attività fisica.

L’azione antiossidante si riflette in un rafforzamento e una stimolazione delle difese immunitarie utile per esempio nella prevenzione delle malattie da raffreddamento.

La vitamina C svolge anche un’efficace azione a livello dei tessuti connettivi in quanto è fondamentale per la biosintesi del collagene. Il collagene è una proteina che fa parte del tessuto connettivo importante per la buona salute della pelle, delle articolazioni, dei tendini e legamenti e delle ossa. esempio per la rimarginazione delle ferite e delle le ustioni, è importante per dare elasticità alle pareti dei vasi sanguigni in particolar modo alle arterie e ai capillari.

Inoltre è implicata anche in tutta una serie di processi biologici tra cui la sintesi di alcuni neurotrasmettitori come noradrenalina e serotonina (implicati nel buon funzionamento del cervello), la sintesi della carnitina (una molecola che ha la funzione di trasportare gli acidi grassi attraverso il mitocondri dove vengono bruciati a scopo energetico), il catabolismo della tirosina ( aminoacido precursore di diversi ormoni e neuro trasmettitori), l’attivazione dell’acido folico (importante vitamina del gruppo B implicata in numerosi processi di crescita e riproduzione cellulare), l’assorbimento intestinale del ferro e il trasferimento del ferro dal sangue ai tessuti .

La carenza di vitamina C provoca lo scorbuto. Comincia a manifestarsi dopo 45 – 80 giorni in quanto pur essendo idrosolubile la vitamina C è in grado di accumularsi soprattutto nel fegato e nelle ghiandole surrenali questo spiega il ritardo della comparsa dei sintomi.

Lo scorbuto è una patologia causata da un’alterazione della sintesi del collagene a causa della mancata azione della vitamina C.

Lo scorbuto si manifesta con una sintomatologia caratterizzata da emorragie gengivali, gengiviti, perdita di denti, emorragie cutanee e nei casi più gravi emorragie della congiuntiva, della retina, nasali, gastroenteriche e persino cerebrali.
Lo scorbuto è caratterizzato da un difetto di formazione del collagene, che è la principale proteina del tessuto connettivo, con conseguente indebolimento delle strutture connettive nelle ossa, cartilagini, denti e tessuti connettivi in generale.
Tutto ciò causa emorragie e questi fenomeni a lungo andare possono provocare anche degenerazione del tessuto osseo.

Scorbuto a parte, esiste una certa diversità di pareri sul fabbisogno di vitamina C.
Si va dai sostenitori delle vecchie RDA (60 mg/die) a quelli delle megadosi (2 o più grammi al giorno). La maggior parte dei professionisti, concordi sull’utilità di integrare l’alimentazione con vitamina C, consiglia comunque dosaggi compresi tra 180 e 1000 mg al giorno.